Questi fatti richiedono che il nostro Partito operi un salto di qualità della sua azione e della sua proposta politica. Le stesse caratteristiche di questi movimenti, a partire dalla rimarcata volontà di autonomia, se non addirittura di indipendenza, dalle forze politiche e dalla capacità di opposizione e di progettualità propositiva, ci pongono nuovi interrogativi e sollecitano una riflessione urgente circa le modalità e le forme organizzate della politica. Allo stesso tempo non si può ignorare il fallimento del progetto politico che ha portato alla nascita del Partito Democratico e l'esplodere di una nuova questione morale, figlia di quella concezione della politica ridotta ad amministrazione dell'esistente. Questo dato ci pone dunque un problema inedito: come favorire la ridislocazione di forze che pure in quel progetto si erano riconosciute e renderle partecipi del processo di ricostruzione di una Sinistra del XXI secolo.
L'attuale maggioranza che dirige il Partito e la linea scaturita dal Congresso di Chianciano e riaffermata dalla relazione del segretario all'ultimo Cpn non esprimono una proposta politica all'altezza di questo compito. Anzi, vi è un serio rischio di una vera e propria deriva minoritaria, come evidenziano tra l'altro i continui attacchi, da parte di settori della maggioranza, a tutti quegli elementi di innovazione politico/culturale che hanno caratterizzato il percorso della Rifondazione Comunista negli ultimi anni. Per questo riteniamo importante costruire e sviluppare una forte iniziativa politica sia nel Partito che nella società per contribuire all'avvio di un processo costituente della sinistra. Per questi stessi motivi siamo contrari ad ogni ulteriore divisione della sinistra o di troppo generici processi unitari. Un processo di ricostruzione della Sinistra e di un suo progetto autonomo e alternativo di società è il compito dei comunisti e delle comuniste in questa fase storica e questo non può avere né i tempi delle prossime elezioni amministrative ed europee né l'indeterminatezza dell'agire politico.
Un progetto autonomo di società significa anche non essere subalterni ad una visione che vede solo nel ruolo di Governo, che caso mai sta nelle scelte tattiche come quello delle alleanze, il terreno della ridefinizione di una sinistra non minoritaria. La costruzione di un nuovo soggetto politico, unitario e plurale della Sinistra sarà lo sbocco di un lavoro che deve ripartire dal cuore della crisi della sinistra, cioè dal suo reinsediamento sociale e territoriale e dalla sua risintonizzazione con i bisogni e i sogni delle persone, e non certo il prodotto di qualche escamotage politicista e centralista, che peraltro era già fallito con la Sinistra Arcobaleno. Si tratta di costruire nel vivo dei movimenti sociali e di una dura lotta di opposizione alle politiche delle destre questo processo intrecciandolo con una nuova idea di sviluppo per l'umanità che superi radicalmente la vecchia idea che il "socialismo" competeva con il capitalismo nella capacità di determinare una maggior crescita quantitativa.
Questo compito non lo possono assolvere in solitudine i Comunisti e le Comuniste, poiché si tratta di rielaborare ed intrecciare i nodi che a partire dal conflitto capitale/lavoro sappiano generare un progetto di società che costruisca una nuova qualità della vita, una nuova dimensione delle libertà e dei diritti, un nuovo rapporto con la natura e tra i generi. Con questo documento vogliamo dunque contribuire a questo dibattito ed a far sì che le differenze non portino a disperdere il patrimonio comune ma a trovare nuove forme per continuare insieme. Ecco perché in coerenza con la battaglia congressuale proseguiamo il nostro impegno politico in e da Rifondazione Comunista.
Prime adesioni: Rosa Rinaldi direzione; Damiano Guagliardi assessore regionale Calabria, direzione; Augusto Rocchi direzione; Fernando Aiello assessore provinciale Cosenza, Cpn; Antonietta Bottini Cng; Angelo Broccolo segretario federazione Cosenza, Cpn; Milziade Caprili Cpn; Luca Cassano capogruppo Comune Torino, Cpn; Nino De Gaetano capogruppo Consiglio regionale Calabria, Cpn; Antonio D'Alessandro Cpn; Ezio Locatelli segretario federazione Bergamo, Cpn; Silvia Martorana Cpn; Narilede Provera Cpn; Rosario Rappa Cpn; Sara Rocutto Cpn; Gianluca Schiavon vicepresidente Cng; Tommaso Sodano Cpn; Rocco Tassone Cpn; Raffaele Tecce Cpn; Sandro Valentini Cpn; Matteo Baffa Cpf Venezia; Iglis Bellavista assessore provinciale Forlì-Cesena; Ernesto Cairoli Cpf Milano; Roberto Croce segreteria federazione Palermo; Marco Colini direttivo circolo San Basilio Roma; Antonio Di Ninno presidente Cpf Avellino; Stefano Falcinelli Cpf Perugia; Mariangela Federico presidente Cfg Palermo; Franco Gallerano Cpf Roma; Samantha Giacometti Cpf Torino; Ilio Gindonati Cfg Prato; Monia Giovannetti assessore provinciale Forlì-Cesena; Alessio Laschia Cpf Prato; Francesco Lucat segretario regionale Valle d'Aosta; Piero Manni consigliere regionale Puglia, Lecce; Espedito Marletta sindaco di Acerra (Na); Cesare Martina circolo Barona, Milano; Antonio Marotta capogruppo Provincia, Cpf Palermo; Marina Melappioni Cpf Ancona; Luciano Muhlbauer consigliere regionale Lombardia, Milano; Franco Musumeci segretaria federazione Salerno; Giuseppe Ortisi consigliere provinciale Trapani; Paolo Orru segretario circolo San Paolo Torino; Andrea Padovani coordinatore regionale Giovani Comunisti Valle D'Aosta; Giovanni Pensabene Cpf Asti; Giovanni Petriccioli Cpf La Spezia; Elves Ricci segretario circolo Copparo Ferrara; Roberto Romito presidente Cpf Asti; Sandro Ronchieri vice sindaco Montagnoso, tesoriere federazione Massa Carrara; Guido Rosato Cpf Venezia; Giuseppe Sessa Cpf Salerno; Stefan Simone Cpf Venezia; Antonella Tagliaferri segreteria federazione Palermo; Stefano Tondolo Bologna; Ettore Tozzi segretario circolo Zanica Bergamo; Bernardo Tuccillo assessore provinciale Napoli; Piero Valleise Cpr Valle D'Aosta; Franco Veneziano presidente Cpf Cosenza; Valentina Villabuona segreteria federazione Trapani; Pierluigi Zicaro Romanelli coordinatore federale Giovani Comunisti, Cpf Cosenza
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